Asa che tea conta è una commedia comica in dialetto veneto recitata da due attori con canzoni dal vivo. In una corte contadina la figlia di una coppia conosce un porcaro romano e se ne innamora. Il porcaro dovrà fingersi guardiacaccia e ingegnere per convincere i futuri suoceri a concedergli la figlia. Alla fine riuscirà nel suo intento. L’esile trama costituisce un espediente per un esercizio di stile degli attori. Gli otto personaggi richiesti per questo allestimento, quattro uomini e quattro donne, vengono rappresentati da due soli attori che dovranno, con l’ausilio di pochi accessori, esprimersi in quattro differenti modi ciascuno per caratterizzare personaggi molto diversi tra loro. La musica dal vivo diventa indispensabile colonna sonora di questa commedia comica dialettale. Le canzoni, selezionate con cura, sono incastonate nel racconto e costituiscono una sorta di terzo attore che sottolinea ed espande le situazioni narrate dai personaggi.

Una coppia sposata da tanti anni – senza figli – conduce una vita matrimoniale ormai logorata dall’abitudine, priva di intimità affettiva. Il marito Alvise, concentrato solo sul suo lavoro di agente assicurativo, vede ormai la moglie Alda solo come una presenza scontata con la quale condivide una quotidianità opaca. Lei, spenta la gioia dell’amore, si ritrova delusa e amareggiata, ma il suo sguardo triste colpisce nel cuore un uomo sensibile – Clemente – che inaspettatamente si innamora di lei. Galeotto fu il pane che lui le consegna ogni giorno. L’amore diventa così coinvolgente per entrambi che lei con sincerità lo confessa al marito con l’intenzione di lasciarlo. Alvise ne rimane così scioccato che, travolto da una rabbia impotente, cade dalle scale procurandosi un trauma alla testa. Un trauma che gli fa perdere la memoria. Al risveglio in ospedale riconosce la moglie come “mamma”, convinto di essere lui un bambino di nove anni: un bimbo che ora vuole solo giocare, giocare con tutti, anche con il preoccupato fratello Ubaldo, che con la moglie Tecla viene a visitarlo. Questi incontri si rivelano molto comici, come sempre quando si tratta di scambi di identità con annessi fraintendimenti. E poi – ai matti – bisogna sempre dare ragione.

Gianfilippo Raviati, un tempo facoltoso imprenditore, è ridotto quasi sul lastrico e l’imminente controllo fiscale si preannuncia come il proverbiale “colpo di grazia” ed il sicuro fallimento. Approfittando dell’assenza della stralunata moglie Laura, Gianfilippo trama, aiutato dallo scaltro Ragionier Binazzi, il sabotaggio dell’accertamento, pensando di poter evitare la catastrofe schierando in campo, contro il funzionario delle tasse, le armi della corruzione e della seduzione. Tuttavia lo strampalato ispettore Arsenio, con il concorso involontario della dirompente Mareta e dell’ingenua moglie, daranno agli stratagemmi escogitati un corso inaspettato, in un crescendo esilarante di paradossali imprevisti.

La Zonta torna a divertire con questa rielaborazione inedita in chiave comica e Veneta del grande classico del giallo. Il regionale Schio-Vicenza di colpo si blocca tra le “lande desolate”. Subito dopo, gli occupanti del vagone rinvengono, riverso su di un sedile, il cadavere di un noto imprenditore. I viaggiatori appaiono alquanto “spaurà” ma un po’ alla volta si verrà a scoprire che ciascuno di loro aveva un buon motivo per volere la fine del controverso uomo d’affari. Chi l’avrà “sasinà”? Questo è un caso che solo il sedicente più grande investigatore al mondo, spritz permettendo, potrà risolvere.

Organico strumentale: violino solista, due violini, viola, violoncello, contrabbasso, clavicembalo.
Violino solista: Luca Dalsass
Solisti dell’Orchestra Giacomo Facco, musico veneto
Musiche di Antonio Vivaldi

Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi rappresentano forse il più emblematico esempio di musica “descrittiva”. Date alle stampe dal prete rosso nel 1725 hanno goduto sin da subito di un’enorme fortuna e sono a tutt’oggi tra le composizioni strumentali maggiormente eseguite. Vivaldi, con una genialità non comune, descrive attraverso effetti musicali, grafici e gestuali degli esecutori l’avvicendarsi delle stagioni con i relativi eventi climatici e l’uomo che a questi si adegua e su questi ha costruito nei secoli usi e tradizioni. Il concerto ha come fulcro la Musica, l’esecuzione però è preceduta da una spiegazione e da esempi estrapolati dalla partitura, che guidano il pubblico alla comprensione del capolavoro, a cui possono accostarsi anche i più giovani.

Ingresso gratuito.

Corale En clara vox
Diretto da Maffeo Scarpis
Direttrice Artistica Fiorella Foti
Musiche di J.Pachelbel, A.Marcello, J.S.Bach, A.Vivaldi

Il programma ideato per accogliere le festività natalizie 2024 sarà imperniato principalmente sull’esecuzione di musiche afferenti a quella “Scuola Veneziana” che ebbe in Antonio Vivaldi il suo massimo esponente. Di quest’ultimo autore verrà eseguito un capolavoro quale il famoso Gloria, a sottolineare una scelta musicale che vuole essere anche meditazione sul Natale e sul suo significato più profondo. L’orchestra– reduce dal successo riscosso in maggio a Venezia, dove ha tenuto il concerto per i Ministri del G 7 – sarà affiancata ancora una volta dalla celebre corale En clara vox di Possagno. Diretto dal M° Maffeo Scarpis, l’appuntamento musicale vedrà la presenza in veste di soliste di due cantanti dalla fama ormai consolidata, quale il soprano Laura De Silva e il contralto Eugenia Zuin, protagoniste con l’orchestra dei tre applauditi concerti dell’ultima produzione-Quaresima 2024.

Ingresso gratuito.

Coro Lirico Opera House / Coro Pop Art Voice Academy
Orchestra Ritmico Sinfonica italiana

Diego Basso plays soundtracks rappresenta una fusione unica tra musica e arte visiva, in cui la direzione del Maestro Diego Basso e le illustrazioni del celebre cartellonista cinematografico Renato Casaro si intrecciano. Questo concerto sinfonico è un tributo alle colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema, eseguite dalla Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, insieme al Coro lirico Opera House e al Coro pop Art Voice Academy, sotto la guida del Maestro Basso. La proiezione dei manifesti originali di Casaro aggiunge una componente visiva, celebrando il legame tra la musica e le immagini cinematografiche. Casaro, uno dei più noti illustratori di manifesti cinematografici, ha dato un contributo inestimabile all’estetica del cinema, rendendo i film memorabili anche attraverso le sue immagini iconiche. Nel concerto, le sue opere vengono proiettate durante l’esecuzione musicale, creando una sinergia tra la Settima Arte (il cinema), la Terza (la pittura) e l’arte musicale. Questa collaborazione valorizza il legame tra la pittura e il cinema, oltre a celebrare l’impatto emotivo che la musica ha nel rafforzare la narrativa visiva. Il programma del concerto include colonne sonore iconiche di compositori come John Barry (Balla coi lupi), Ryūichi Sakamoto e David Byrne (L’ultimo imperatore), Ennio Morricone (The Mission, Il buono, il brutto e il cattivo, L’estasi dell’oro), e Elmer Bernstein (I magnifici sette). Queste musiche sono profondamente radicate nell’immaginario collettivo, essendo parte di film che hanno toccato il cuore di generazioni di spettatori.

Ingresso unico euro 20€.
Per questo concerto si effettua la prenotazione e prevendita a partire dal 18 novembre 2024.
Modalità di prenotazione: accedere all’evento in agenda
dal sito comune.trevignano.tv.it/home

Associazione Culturale Chitarra in Arte

L’Orchestra di chitarre “Chitarra in Arte” nasce per iniziativa del M° Livio Torresan con lo scopo di valorizzare l’interazione musicale e culturale tra giovani interpreti nel rispetto dei valori comportamentali che connotano l’attività musicale d’insieme. L’organico orchestrale può comprendere fino a venticinque elementi ed è composto da giovani studenti, di età compresa fra i 13 ed i 25 anni, che frequentano i corsi di studio promossi dall’Associazione “Chitarra in Arte”. L’orchestra è intitolata a J.Rodrigo, importante compositore spagnolo del ‘900 autore di bellissime pagine dedicate alla chitarra. Il repertorio proposto dall’orchestra J.Rodrigo è variegato ed eterogeneo e si prefigge di valorizzare la versatilità stilistica che contraddistingue il repertorio chitarristico

Ingresso gratuito

Marta Facco: voce, chitarra, ukulele.
Fabiano Guidi Colombi: voce, chitarre, mandolino, banjo.
Andrea Rampazzo: voce, basso acustico, chitarra

Il concerto mette in scena le più famose canzoni di Franco Battiato completamente riarrangiate in versione acustica (e a tre voci) ciascuna preceduta e “ispirata” da brevissimi spezzoni di film. La serata segue idealmente il ciclo delle stagioni, e scorre veloce proprio perché musica e immagini si legano magicamente in un unico viaggio attraverso il mondo…i mondi di questo grande artista. Il segreto del maestro è tutto qui: saper mischiare cultura alta e popolare, italianità e amore per l’oriente, meditazione e pop, profondità ed ironia, senza mai prendersi troppo sul serio. I brani sono quasi tutti molto popolari (Bandiera Bianca, La cura, Cuccuruccucu Paloma, Centro di gravità permanente, L’era del cinghiale bianco, Voglio vederti danzare, Gli uccelli, e molti altri…) il mix tra brani seri e brani allegri pende verso l’allegria senza rinunciare ad un piccolo immancabile retrogusto di “pensiero”.

Ingresso gratuito

Una storia raccontata su Rai3 da Domenico Iannacone si ripresenta in forma musicale esibendo un duo di violoncelli.
Interpreti: Giulia Mazza, Emmanuele Praticelli
Musiche di J.S. Bach, A. Vivaldi e C. Saint-Saens

Il concerto ripercorre i temi trattati nella puntata di “Che ci faccio qui” di lunedì 29 marzo su Rai3, “Giulia e Giulia”, in cui Domenico Iannacone incontra la violoncellista Giulia Mazza.
Giulia, 38 anni, è affetta da sordità profonda sin da bambina ma, grazie all’altra “Giulia”, musicoterapeuta di fama internazionale, compie un percorso che dalla percezione dei suoni attraverso le vibrazioni a contatto con lo strumento la porta a suonare il violoncello e, oggi, ad affrontare gli studi accademici in Conservatorio, scardinando i pregiudizi di chi impone la disabilità come un limite. Ad accompagnarla questa volta il violoncellista e insegnante Emmanuele Praticelli, solista e componente di importanti orchestre italiane, in un concerto che ripropone alcuni famosi brani tratti dalla storia del violoncello.

Ingresso gratuito

CONCERTO DI CARNEVALE

L’Academia Ars Canendi nasce l’8 marzo 1995 per iniziativa del soprano Manuela Meneghello, che riunisce alcuni cantori già provenienti da altre formazioni corali del territorio. L’ensemble si caratterizza per la struttura corale snella, composta da pochi elementi e perciò adatta alle esecuzioni di stampo cameristico, spaziando da brani madrigalistici del ‘500 ad autori classici di grande notorietà fino a composizioni contemporanee. In occasione del Carnevale 2025, l’Academia Ars Canendi propone l’esecuzione di brani corali e solistici (duetti e altro) di matrice giocosa, a partire dal repertorio dell’opera buffa del ‘700 fino all’operetta della prima metà del ‘900, attingendo a celebri compositori come Gioachino Rossini, Giuseppe Verdi, Franz Lehar, Virgilio Ranzato e molti altri, sotto la direzione di Manuela Meneghello e con l’accompagnamento al pianoforte del maestro concertatore Giovanni Campello.

Ingresso gratuito